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Il Pesce

Sicurezza alimentare / Il Pesce

Gli acidi grassi insaturi contenuti in questo alimento sembrano possedere proprietà anticoagulanti, anti-ipertensive e anti-infiammatorie con influenze positive sul mantenimento del livello ematico ottimale di “colesterolo buono” nel sangue.

Per beneficiare dei preziosi vantaggi di questo alimento è necessario saper riconoscere il pesce fresco

 

Il cartellino del pesce

Acquistando i prodotti ittici è necessario porre particolare attenzione alle indicazioni presenti sulle etichette per i prodotti preconfezionati e sui cartellini di vendita per quelli sfusi.
Le informazioni obbligatorie debbono fornire al consumatore, in ottemperanza alle recenti normative nazionali e comunitarie, tutte quelle indicazioni necessarie per l’identificazione del prodotto acquistato.

La vendita deve avvenire al netto dell’eventuale tara.

Nel caso di pesce allo stato sfuso fresco o congelato il cartellino deve contenere le seguenti indicazioni:

  • la denominazione commerciale della specie, il metodo di produzione (pescato o allevato) la zona di cattura per il pescato e il Paese di provenienza per l’allevato
  • il prezzo di vendita per unità di misura (Kg) riferito al peso netto
  • nel caso di pesce congelato, coperto da glassatura, la percentuale della glassatura è considerata tara

Nel caso di prodotti ittici surgelati, venduti esclusivamente in confezioni, l’etichetta deve riportare le seguenti indicazioni:

  • la denominazione di vendita o la denominazione commerciale della specie completata dal termine “surgelato”; nonché il metodo di produzione (pescato o allevato), la zona di cattura per il pescato ed il Paese di provenienza per l’allevato
  • l’elenco degli ingredienti e cioè delle specie in caso di miscuglio (per es. preparato per risotto alla pescatora)
  • la quantità netta o, nel caso di prodotti preconfezionati in quantità unitarie costanti, la quantità nominale
  • il termine minimo di conservazione (TMC) completato dall’indicazione del periodo in cui il prodotto può essere conservato presso il consumatore. Il TMC si indica “da consumarsi preferibilmente entro”
  • il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Comunità economica europea
  • la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento
  • una dicitura che consenta di identificare il lotto di appartenenza del prodotto
  • le modalità di conservazione del prodotto dopo l’acquisto, completata dall’indicazione della temperatura di conservazione e della attrezzatura richiesta
  • l’ avvertenza che il prodotto una volta scongelato non deve essere ricongelato e le istruzioni per l’uso
  • la quantità di taluni ingredienti e categorie di ingredienti, quando l’ingrediente figura nella denominazione di vendita o sia messo in rilievo con parole o immagini nell’etichettatura (es. zuppa di pesce all’aragosta: in questo caso è obbligatorio indicare la percentuale di aragosta presente)
  • il prezzo di vendita della confezione


Molluschi bivalvi

Essi devono provenire da un centro di depurazione o da un centro di spedizione e devono essere accompagnati, in qualsiasi fase del trasporto o della distribuzione, compresa la vendita al dettaglio, da un bollo sanitario recante informazioni circa:

  • il Paese speditore
  • la specie dei molluschi bivalvi con la denominazione scientifica e in lingua italiana
  • l’identificazione del centro di depurazione o di spedizione a mezzo del numero di riconoscimento rilasciato dalla competente autorità sanitaria
  • la data di confezionamento riportante almeno il giorno e il mese
  • la data di scadenza o, in alternativa, la menzione “i molluschi bivalvi devono essere vivi al momento dell’ acquisto”

Il bollo sanitario può essere stampigliato sul materiale di confezionamento, apposto su un’etichetta separata e fissata a detto materiale o posta all’interno della confezione. Può essere del tipo a fissazione mediante torsione o gancio; non deve essere trasferibile; i caratteri devono essere leggibili, indelebili e facilmente decifrabili; deve essere utilizzato una sola volta

Le principali frodi:

  • vendita di prodotti scongelati per freschi (classico)
  • vendita di prodotti di allevamento per prodotti di cattura in mare
  • vendita di specie diverse da quelle dichiarate (esempi: totani per calamari, melù per merluzzi, zanchette per sogliole, ecc.)
  • vendita di prodotti congelati coperti da glassatura senza l’indicazione del peso netto o della percentuale di glassatura
  • vendita di prodotti trattati con additivi per mascherare un preesistente stato di alterazione

Consigli per i consumatori

  • Il pesce fresco deve presentare: compattezza delle carni, scaglie lucenti, branchie rosse e occhi vivi. Quello scongelato, invece, ha le carni mollicce, gli occhi cotti e le scaglie non brillanti
  • Controllate che nell’etichetta dei prodotti ittici congelati sia indicata la quantità di glassatura per evitare di acquistare un prodotto di peso netto inferiore a quello dichiarato 
  • Curate la conservazione domestica del prodotto. Una volta acquistato il pesce fresco va conservato rigorosamente nella zona più fredda del frigorifero, dopo averlo eviscerato, e consumato entro le 24 ore
 

Pesce fresco

Pesce non fresco

Odore

Tenue, marino, gradevole

Acre, sgradevole

Aspetto generale

Brillante, metallico, iridescente

Smorto, senza riflessi

Corpo

Rigido, arcuato

Flaccido, molle

Squame

Aderenti

Non aderenti

Pelle

Colori vivi, cangianti

Colori spenti

Occhio

In fuori, cornea trasparente, pupilla nera

Infossato nell’orbita, cornea lattiginosa, pupilla grigia

Branchie

Rosee o rosso sangue, prive di muco

Giallastre o brune, mucolattiginose

Carni

Compatte, elastiche, bianche o rosee

Molli, friabili, con bordo giallastro

Costole e colonna

Aderenti alla parete addominale e ai muscoli dorsali

Non aderenti



Fonti normative

• Reg. CE 104/2000;
• Reg. CE 2065/2001;
• D.M. 27.03.2002;
• Circ. 27.05.2002 n.21329 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali;
• D.Lgs. 06.11.2007 n.193.

 

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NAS/Sicurezza alimentare

sitografia

www.carabinieri.it

 

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