di Giulio Ghirelli
Saint-Malo è una cittadina francese fortificata con una cintura di bastioni sulla costa della Bretagna.
Fondata nel XII secolo su un isolotto collegato alla costa, durante il XVI e XVII secolo divenne uno dei principali porti della Francia, utilizzato come base sia dalle navi mercantili, sia dai velieri dei corsari, che agivano per conto del Governo contro la costante minaccia di invasione degli inglesi.
Nel XVIII secolo, i corsari René Duguay-Trouin e Robert Surcouf trasformarono la cittadina nel loro regno. Incendiata e quasi totalmente distrutta durante la seconda guerra mondiale, la città venne ricostruita in maniera identica a prima grazie alla tenacia dei suoi cittadini.
E a Saint-Malo, che viene ancora chiamata la città dei corsari, Pierre e Colette vivono serenamente la loro terza età. Vengono da Parigi, dove lui era contabile in un’azienda chimica, mentre lei faceva la sarta in un atelier di cappelli per signora. Da quando si sono conosciuti, e poi sposati nel 1933, era raro vederli in giro senza che si tenessero per mano. Però ora che hanno bisogno dell’aiuto del bastone, non possono più farlo. Ma vederli passeggiare uniti fianco a fianco, è come se le loro mani fossero ancora allacciate. Avrebbero voluto dei figli, ma non sono arrivati. Quando sono andati in pensione, coi loro risparmi hanno comprato un appartamentino nella città dei corsari, e qui passano serenamente gli anni che il buon Dio gli concede. Ogni mattina escono insieme a far la spesa, solo il necessario per la giornata, perché a Colette non piace conservare cibo in frigorifero. Dopo pranzo fanno un riposino, e poi quando si alzano, Pierre legge il giornale ad alta voce, così anche Colette è informata sulle notizie del giorno. Nel frattempo lei si dedica ai suoi cappellini. Ha passato una vita a confezionarli per l’atelier dove lavorava, e ora li fa per lei. Ha un guardaroba pieno di cappellini, e non esce da casa senza uno dei suoi copricapi. E’ raro vederla con lo stesso cappellino per due giorni di fila. Alle quattro in punto escono e si recano alla solita pasticceria a fare merenda con il tè e un petit four glacé -una tortina glassata-, l’unico sfizio che si concedono nella loro alimentazione fatta di cibi dietetici. In pasticceria ci stanno un’oretta, magari chiacchierando con qualche conoscente che come loro ha la consuetudine del tè coi pasticcini. Poi vanno a fare una passeggiatina sul molo.
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La cronistoria di Pierre e Colette è una mia immaginazione, sorta dopo aver fotografato questa coppia che torna a casa dopo la passeggiata sul molo di Saint-Malo nel settembre del 1985, verso sera.
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