di Padre Innocenzo
La città dove Gesù ha vissuto per 30 anni era al suo tempo un semplice villaggio.
Oggi conta 75mila abitanti. La parte nuova del colle è abitata da israeliani. Qui si vedono belli e lussuosi palazzi.
Giunti in un parcheggio della vecchia città, il pullman si è fermato e la nostra guida ci ha invitato a scendere per visitare il quartiere di Nazareth non lontano dalla Basilica dell’Annunciazione.
Dopo aver percorso diverse strade del centro abitata da arabi, i più anziani del nostro gruppo facevano fatica a proseguire.
Allora la guida si è fermata per condurci alla vicina chiesa di San Gabriele, officiata dai cristiani greci ortodossi. Qui si trova l’unica fonte di acqua sorgiva dell’antico borgo di Nazareth.
La chiesa non è tanto grande, dal soffitto pendono diverse lampade d’argento, numerose icone e l’iconostasi dove si celebra l’Eucarestia sono le cose più interessanti della chiesa
Un custode ha offerto ai pellegrini qualche immagine sacra.
Avanti alla chiesa c’è una fontana senza acqua, è chiamata la fontana della Vergine Maria. Fino a qualche tempo fa la fontana era alimentata dall’acqua proveniente da una sorgente che scaturisce dalla collina di Gebel es-Silk, accanto all’attuale chiesa di San Gabriele. La fontana della Vergine (chiamata in arabo Ain Sitti Maryam) sorge sulla via principale di Nazareth, che conduce a Tiberiade.
Oggi la sorgente è racchiusa, in una cappella sotterranea all’interno della chiesa greco-ortodossa di San Gabriele, costruita a nord-ovest della fontana.
Secondo la Tradizione, l’Angelo Gabriele apparve per la prima volta a Maria, mentre stava attingendo l’acqua alla fonte e poi nella sua casa dove ebbe l’Annunciazione.
Nel XII° secolo i crociati eressero sul luogo una chiesa e quella attuale fu costruita dai Greco-Ortodossi nel 1781. I ruderi della chiesa dei crociati con le sue mattonelle amene sono visibili nella cripta, qui si vede anche scorrere l’acqua della fonte. A Nazareth, durante tutta la sua storia esisteva un unico pozzo. Un acquedotto porta l’acqua della fonte fino a una fontana ornamentale che si trova subito sotto la chiesa di San Gabriele.
Scendendo verso il centro cittadino abbiamo raggiunto il pullman che ci ha condotti all’hotel nella parte alta della collina, non lontano dalla rupe dove i nazaretani volevano gettare Gesù dopo che egli aveva detto loro che nessun profeta è accetto in patria sua.
L’hotel assegnateci è abbastanza lussuoso. Qui siamo rimasti contenti di poter riposare una notte dove è vissuto Gesù.
La cena ci è stata servita verso le ore 20.00
foto d’archivio:
Chiesa di
San Gabriele
Pellegrinaggio in Esodo di Padre Innocenzo
[Egitto – Sinai – Giordania – Israele]
fotografie di:
Laura Viganò
Ileana
Della Matera
Diario di viaggio/anzianiincasa_ 2019