di Padre Innocenzo
Oggi, primo settembre, si ritorna a casa. Dopo la colazione abbiamo caricato le valigie all’hotel di Betlemme che ci ha ospitato per tre notti. Abbiamo salutato la città dove è nato Gesù, il Salvatore del mondo.
Io ho ringraziato il Signore di avermi concesso per tre volte di ritornare a Betlemme: nel 1987, venticinquesimo della mia ordinazione sacerdotale, nel 2000 Anno Santo della Redenzione e ora che celebro il Giubileo di 50 anni di sacerdozio.
Di buon mattino siamo saliti a Gerusalemme.
E’ sabato, il giorno festivo, di riposo e di preghiera per la comunità ebraica.
Anche noi che adoriamo lo stesso Dio ci siamo recati con i fedeli ebrei a visitare e pregare al Muro del Pianto.
Tanti fedeli ebrei, con diverse fogge di osservanti, vestiti di nero con il cappello e la barba, altri con un manto bianco sulle spalle e tanti filatteri , uomini, donne, bambini e bambine con le treccine si recavano al Muro per la preghiera.
Dopo che noi uomini ci siamo coperti il capo con lo zucchetto bianco, ci siamo uniti ai fedeli ebrei. Io ed altri del mio gruppo ci siamo avvicinati al Muro.
L’ho baciato e recitato mentalmente la preghiera del Padre Nostro che ci ha insegnato Gesù, affinché ci sia la pace nella Città Santa e i discendenti del popolo eletto arrivino a riconoscere che Gesù è il Messia che essi aspettano ancora.
Usciti dal piazzale del Muro del Pianto, a piedi siamo saliti sul Monte Sion per visitare il Santuario della Madonna Dormiente. Vicino al tempio è sito anche il Cenacolo. Esso è il luogo più sacro per i Cristiani dove Gesù ha istituito l’Eucarestia, celebrando la Pasqua con gli apostoli e dove nel giorno della Pentecoste è disceso lo Spirito Santo.
Prima di uscire dal sacro luogo abbiamo intonato e cantato il Padre Nostro.
Siamo poi discesi al piano inferiore per vedere la tomba (Mausoleo) del re Davide.
Non ci è stato permesso di scattare una foto.
“Il Monte Sion, situato a sud-est della città non si trova più, come un tempo, dentro le mura della città. I Cristiani venerano qui il Cenacolo e la Dormizione della Madonna, e gli ebrei e i musulmani la tomba di Davide, che una tradizione pone su questo monte.
La basilica della Dormizione è una costruzione imponente che domina il Monte Sion.
I cristiani venerano qui il ricordo della Madonna che, secondo la tradizione gerosolomitana trascorse in questo luogo gli ultimi giorni della sua vita, presso il discepolo che Gesù amava.
Dopo la sua morte il suo corpo fu trasportato dai discepoli nella valle del Giosafat.
Nel corso dei secoli furono costruite molte chiese per onorare queste memorie.
L’attuale Basilica della Dormizione fu costruita nel 1910 grazie alla generosità dei cristiani tedeschi. Possiamo ammirare nell’abside il mosaico della Vergine col Bambino, nella cripta la Vergine Dormiente circondata dalle sante Donne dell’Antico Testamento”
Il Cenacolo
“La sera del Giovedì Santo il Signore consumò al Cenacolo l’ultima cena con gli apostoli.
Nel Cenacolo, dopo la sua Resurrezione, apparve due volte ai suoi discepoli e nel giorno di Pentecoste inviò su di loro lo Spirito Santo. I primi cristiani si stabilirono sul Sion, dove possedevano una chiesetta, che per la sua posizione sfuggì alla distruzione del 70 e del 136. Ingrandita dai Bizantini, la chiesa ricevette il nome di Santa Sion, per sottolineare La realizzazione della profezia di Isaia: “Da Sion uscirà la Legge e la Parola del Signore da Gerusalemme” (Isaia 2,3).
Il nome di Sion designò dapprima questa chiesa dei primi cristiani, poi si estese a tutta la collina.
Come molte altre, la chiesa della Santa Sion fu distrutta dai Persiani nel 614 e ricostruita dai Crociati nel XII secolo. Nel IV secolo, il Cenacolo faceva parte della basilica. Oggi invece abbiamo soltanto due luoghi di culto sovrapposti: il primo al Cenacolo e, al piano terra la tomba di Davide”
Uscendo dalla Porta della città per raggiungere il nostro torpedone ho acquistato una saporita ciambella da una bancarella per il pranzo di oggi. Infine ci siamo fermati nel piazzale davanti alla chiesa di S. Pietro del Callicantu.
Dopo la visita al tempio, siamo scesi in alcuni sotterranei, dove la guida ci mostrava una stanza scavata nella roccia dove, forse, Gesù dopo la cattura era stato condotto al palazzo del Sommo Sacerdote Caifa e aveva trascorso la notte.
Qui S. Pietro aveva rinnegato il Signore per tre volte.
Quando siamo usciti ho fotografato il sentiero selciato che dal Getsemani saliva alla casa del Sommo Sacerdote che, certamente, Gesù ha percorso più di 2000 anni fa.
“Questa chiesa che domina la vallata del Kidrom fu terminata nel 1931 sul luogo stesso in cui la tradizione situa il palazzo del sommo sacerdote Caifa. Qui fu condotto Gesù, nella sua ultima notte, per essere giudicato dal Sinedrio. La condanna avvenne all’alba. Nel cortile di questo luogo, Pietro rinnegò il suo Maestro per tre volte: “E il Signore voltandosi guardò Pietro. Allora egli si ricordò delle parole del Signore … e pianse amaramente” (Lc. 22,61).
All’inizio del secolo i Padri Assunzionisti che officiavano questo Santuario, intrapresero dei lunghi scavi, che sembrano confermare l’esattezza della località. E’ stata scoperta una iscrizione giudaica – un insieme di misure – quasi intatta. E’ ancora visibile un piccolo mulino, una fossa profonda, un cortile dove vivevano i servi e i resti di una chiesa bizantina.
Vicino a questo luogo passa la strada a gradini che dava accesso al Monte Sion e che percorre la valle Kidron. “Sostiamo in preghiera su questi gradini su cui il Signore è passato la sera del Giovedì Santo e ammiriamo il magnifico panorama che qui si gode”
Prima di lasciare la Chiesa del Callicantu siamo entrati nel negozio dove ho acquistato una corona di noccioli di olivo.
Pellegrinaggio in Esodo 22 agosto/1 settembre 2012
[Egitto – Sinai – Giordania – Israele]
Laura Viganò
Diario di viaggio/anzianiincasa_2020