Alcune fotografie mostrano la una variante che ho fatto nel 2007.
Invece di scendere in Trentino dal versante orientale dello Stelvio ci si dirige a nord, passando per il passo Umbrail, dove c’è la frontiera svizzera
si scende lungo la Val Mustair
e si arriva a un delizioso paesino di nome Santa Maria.
In quell’anno il mio ‘parco moto’ si era arricchito di un nuovo mezzo: un’Aprila Scarabeo 400 Light.
Mi ricordo che la prima volta che ci montai sopra, quasi mi spaventai. Abituato alle tranquille prestazioni del ‘200’ con il ‘400’ mi sembrava di avere in mano un bolide. Merito anche dell’iniezione elettronica. Inoltre, con il doppio freno a disco anteriore, la frenata integrale, e una ciclistica quasi da moto, era il mezzo ideale per i miei percorsi che si facevano sempre più lunghi e impegnativi.
Con questo scooter ho fatto viaggi indimenticabili. E siccome mi sentivo ormai un motociclista a tutti gli effetti, lo avevo scelto di colore rosso in onore alla Ducati. Erano finiti i tempi delle ‘due ruote’ con colori sobri, di quelli che danno poco nell’occhio, che passano inosservati.
Adesso ero fiero di essere un anziano centauro, e mi inorgogliva arrivare sui passi, posteggiare il mio scooter in mezzo a potenti motociclette e decantare il mio carnet di viaggi agli altri motociclisti.
Santa Maria, è un grazioso paesino dove, come in altre località dei Grigioni, hanno la piacevole usanza di decorare l’esterno delle case,
e di scriverci anche dei pensieri che a volte raggiungono l’armonia poetica.
Voglio ricordarne uno, che ho fotografato su una casa in Valcava scritto in romancio, la lingua parlata nei Grigioni (oltre al tedesco).
“Verso l’alto mi porta il mio lavoro
nella vastità va il mio sguardo.
Tu mi hai dato pane e adesso il tetto
qua son contento io montanaro”
Da qui, vale la pena fare una piccolissima deviazione -soltanto 3 chilometri- fino al paese di Mustair, che fa parte del patrimonio Unesco.
Poi si ritorna a Santa Maria, dove, siccome si sarà fatto mezzodì, si può fare uno spuntino con una delle specialità dei Grigioni: la carne secca (una specie di bresaola stagionata con erbe aromatiche e spezie).
Quindi si percorre la verde Valcava, che sale al passo Fuorn (mt. 2149)
Valicato il passo, ci si trova nel Parco Nazionale Svizzero e lo si attraversa per una decina di chilometri.
Altrettanti circa, per arrivare a Zernez.
E qui ci ritroviamo nell’ormai familiare valle dell’Engadina, che ci porta a St.Moritz.
Poi, come al solito, Maloja, Chiavenna, Colico.
All’arrivo, sul contachilometri leggo 310.
Altri racconti di Giulio Ghirelli
Diario di viaggio/anzianiincasa*15 maggio2 019