Uno degli effetti collaterali più comuni dei farmaci da prescrizione e da banco è l’affaticamento.
Quando i farmaci provocano questa sensazione è spesso perché hanno un effetto diretto sui neurotrasmettitori.
I farmaci più comuni che possono provocare questo sintomo sono:
- Farmaci allergici e antistaminici contenenti principi attivi fra cui difenidramina, bromfeniramina, idrossizina e meclizina. Non a caso alcuni di questi antistaminici sono anche in sonniferi
- Antidepressivi. Fra i principi attivi che possono provocare affaticamento ci sono amitriptilina, doxepin, imipramina e trimipramina
- Farmaci per tenere a bada l’ansia Le benzodiazepine come alprazolam, clonazepam, diazepam e lorazepam possono provocare sonnolenza o debolezza per poche ore ma anche per diversi giorni, a seconda della dose assunta
- Farmaci per la pressione sanguigna che rallentano i battiti del cuore. Beta-bloccanti contenenti atenololo, metoprololo tartrato, metoprololo succinato e propranololo cloridrato
- I farmaci usati come trattamento per il cancro. L’eliminazione delle cellule cancerose porta con sé l’inevitabile danneggiamento delle cellule sane. Il corpo deve quindi impiegare parecchia energia in più per ripararle
- I farmaci che controllano la nausea ti impediscono di vomitare o curano la diarrea ma possono far venire sonno
- La maggior parte dei rilassanti muscolari non agisce direttamente sui muscoli, ma bensì sui nervi del cervello e della colonna vertebrale per rilassare i muscoli. Ecco perché fra gli effetti collaterali c’è anche quello di procurare sonnolenza
- Farmaci per il dolore fra cui gli oppioidi. Gli oppioidi agiscono come le sostanze chimiche che il corpo produce per controllare il dolore, ossia le endorfine. I più comuni sono morfina, ossimorfone, ossicodone, fentanil, ossicodone e aspirina, ossicodone e acetaminofene, idrocodone e acetaminofene
- Il tuo medico può aiutarti a gestire l’affaticamento provocato dai farmaci prescritti. Per esempio cambiando la dose o l’orario in cui la assumi, oppure sostituendo direttamente la terapia farmacologica.
Dott.ssa Maria Fazio
Responsabile della farmacia Humanitas
anzianiincasa*27 settembre 2018
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