L’Agenzia Italiana del Farmaco, in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha diffuso nei giorni scorsi una Nota Informativa Importante sul rischio di fotosensibilizzazione legato all’utilizzo di farmaci a uso topico contenenti ketoprofene.
La Nota è indirizzata a medici e farmacisti e contiene le importanti raccomandazioni da trasferire ai pazienti che utilizzano questi medicinali:
Il ketoprofene è un antinfiammatorio non steroideo (FANS) con effetti analgesici e antipiretici appartenente alla famiglia dei propionici derivati dall’acido arilcarbossilico.
È un principio attivo noto per le sue proprietà antipiretiche, analgesiche e antinfiammatorie che inibiscono gli enzimi ciclossigenasi-1 e -2 (COX-1 e COX-2) in modo reversibile, diminuendo la produzione di precursori delle prostaglandine pro-infiammatorie.
Il ketoprofene topico è prescritto generalmente per il trattamento sintomatico di
È disponibile in diverse formulazioni per uso topico: gel, spray cutaneo, crema, cerotto, schiuma e soluzione cutanee.
Nel 2010 il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA ha condotto una revisione scientifica dei dati di sicurezza e di efficacia dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico in seguito alla decisione dell’AFSSAPS (oggi ANSM, Agenzia Nazionale di sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari francese) di sospendere le autorizzazioni all’immissione in commercio di tutti i medicinali contenenti ketoprofene per uso topico in Francia. La decisione dell’Agenzia francese derivava dalle conclusioni di una valutazione nazionale del rapporto beneficio/rischio condotta tra il 2001 e il 2009, che mostrava un’incidenza stabilizzata delle fotosensibilizzazioni malgrado tutte le misure di riduzione del rischio attuate e la comparsa di un nuovo elemento che peggiorava il profilo di sicurezza dei gel al ketoprofene, ovvero la co-sensibilizzazione con octocrilene.
Nel corso della procedura di revisione scientifica, il CHMP ha esaminato tutti i dati di sicurezza disponibili, inclusi quelli provenienti dalle banche dati degli Stati membri e quelli forniti dalle aziende che commercializzano nella UE il ketoprofene in formulazioni topiche. Ha verificato che nel territorio dell’Unione Europea (UE) le segnalazioni di reazioni avverse che includevano fotosensibilizzazione avevano una bassa incidenza e che il rischio di questo effetto collaterale poteva essere ulteriormente ridotto attraverso appropriate misure di minimizzazione.
Il CHMP ha quindi concluso che il profilo beneficio/rischio dei medicinali a base di ketoprofene per uso topico rimane favorevole, ma esiste un rischio di reazioni di fotosensibilizzazione e ha evidenziato che i casi di fotosensibilità si verificano in seguito alla fotodegradazione del ketoprofene alla luce solare, anche in caso di cielo coperto.
Questa reazione avversa, anche se rara, è risultata grave nella maggior parte dei casi, richiedendo l’ospedalizzazione, l’interruzione del lavoro e una immunizzazione permanente . Sulla base dei dati valutati, il CHMP ha aggiunto che vi è, inoltre, il rischio di co-sensibilizzazione con octocrilene. Le reazioni di fotosensibilizzazione possono essere limitate alla sede di applicazione o coinvolgere altre zone del corpo esposte al sole e venute accidentalmente a contatto con il farmaco e, in qualche raro caso, anche zone contigue non esposte. Generalmente la durata della reazione dopo la sospensione del ketoprofene può variare da pochi giorni a qualche settimana, ma sono stati riportati anche casi di persistenza più lunghi.
Dal 2011 tutti i medicinali a base di ketoprofene per uso topico sono soggetti a prescrizione medica e gli stampati (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto/Foglietto Illustrativo – RCP/FI) sono stati modificati di conseguenza, inserendo nelle sezioni delle controindicazioni, delle avvertenze speciali e precauzioni di impiego e degli effetti indesiderati indicazioni finalizzate alla riduzione del rischio di fotosensibilizzazione. Sono stati inoltre introdotti sulla confezione esterna e sul confezionamento primario un pittogramma e un avviso che riportano il divieto di esposizione delle aree trattate alla luce solare e ai raggi U.V. durante il trattamento e fino a due settimane dopo la sua interruzione.
A livello europeo è stato inoltre deciso che tutti gli Stati membri avrebbero dovuto effettuare a cadenza regolare delle comunicazioni dettagliate sul rischio di fotosensibilizzazione legato all’utilizzo di farmaci a uso topico contenenti ketoprofene.
sitografia:
anzianiincasa*8 agosto 2018