Da dati statistici, la casa non è affatto un posto sicuro
e, ancora oggi, l’inquinamento indoor è un problema troppo sottovalutato, soprattutto se consideriamo che la popolazione mondiale trascorre la maggior parte del proprio tempo in ambienti chiusi che sono, a volte, più inquinati di quelli esterni.
“A livello globale, oltre il 50% dei decessi per polmonite nei bambini sotto i 5 anni sono legati all’inquinamento atmosferico all’interno delle abitazioni” come viene sottolineato dalla dott.ssa Bustreo Sous-Directeur generale dell’Oms per quanto riguarda la salute delle famiglie
Tra i 4,3 milioni di persone che muoiono ogni anno per l’inquinamento all’interno di abitazioni
Più della metà dei decessi di bambini sotto i cinque anni è causata da inalazione di particolato da combustibili solidi domestici (WHO, 2014)
Tra gli inquinanti pericolosi per la nostra salute (in quanto provocano varie patologie) presenti in case e uffici, troviamo
E numerosi altri effetti nocivi si sprigionano, oltre che da smacchiatori, insetticidi, vernici, collanti, disinfettanti, ammoniache, formaldeide, da fornelli, camini, apparecchi elettrici ed elettronici, candele.
Le candele, che tutti noi amiamo, possono il più delle volte contenere formaldeide oppure contenere limonene per diffondere il gradevole profumo di agrumi. Il limonene, pur essendo di per sé una sostanza innocua, può interagire a livello aereo soprattutto in presenza di umidità in quanto va a formare degli inquinanti secondari che possono formare, a loro volta, altri inquinanti tossico nocivi particolarmente gravi. Utilizzata nelle candele e diffondendosi nell’aria, il limonene non mantiene per lungo tempo la sua composizione originaria e, combinandosi con l’ozono, diventa formaldeide
Per rendere sicura la propria abitazione, è importante seguire delle regole basi che sono
La NASA (National Aeronautics and Space Administration), dopo aver constatato l’influenza dell’inquinamento indoor sull’uomo, ha attuato delle ricerche e lo studio ha portato all’individuazione di oltre 50 specie vegetali con caratteristiche disinquinanti. Oltre agli studi in laboratorio, dove sono stati misurati i livelli esatti di eliminazione di formaldeide, benzene o monossido di carbonio di ogni pianta, sono stati condotti studi “in loco”. Un esempio è quello eseguito su tre piani di uffici dove è stato valutato il comportamento dei lavoratori in base alla presenza o assenza di alcune di queste piante.
Sono stati presi in esame tre piani di uffici nello stesso palazzo. Al primo piano non c’erano piante, al secondo piano sono state inserite alcune piante ma in un numero limitato, al terzo piano invece ce n’erano tante quante risultavano necessarie per migliorare l’ambiente.
Dopo un periodo di osservazione sui lavoratori si è visto che quelli del primo piano continuavano a manifestare malcontento e vi erano frequenti assenze sul lavoro mentre al terzo piano, oltre a non esserci più assenteismo tra i soggetti c’ era una migliore resa nel lavoro. Indice che in un ambiente sano non solo si sta meglio ma si lavora meglio.
Sì è anche notato che è inutile colmare gli ambienti con un gran numero di piante poiché è stato calcolato che una piantina di medie dimensioni agisce con un raggio di circa 2 metri.
Scarica l’opuscolo “L’aria della nostra casa, come migliorarla?”
Alcune piante da appartamento con maggiori caratteristiche disinquinanti sono:
Chamaedorea seifritzii o palma di bamboo: depura l’aria da formaldeide, benzene e tricloroetilene. E’ ideale per umidificare l’aria secca in inverno
Anthurium andraeanum: in grado di depurare gli ambienti dall’ammoniaca filtrandone 10 microgrammi ogni ora. Filtra l’aria anche da xilene e toluene
Attenzione:
Come alcune altre piante, l'Anthurium contiene ossalati di calcio insolubili:
causano un dolore urente (sensazione dolorosa simile a quella provocata
dal contatto con corpi arroventati) delle mucose con infiammazione
e possibile edema locale, sintomi gastrointestinali per ingestione
Hedera-helix: combatte la formaldeide e gli inquinanti trasmessi dagli animali domestici
Attenzione:
L'Hedera-helix contiene oli, lattici e altre sostanze irritanti che causano
dolore locale, eritema, formazione di vescicole: per contatto cutaneo.
Per ingestione: sintomi gastrointestinali, nausea e vomito fino
alla depressione cardiorespiratoria
Hedera variegata: può assorbire fino a 12 microgrammi/ora di formaldeide
Dieffenbachia: Assorbe l’inquinamento da xylene e toluene.
Attenzione:
Parte nociva: foglie e linfa. Sostanza tossica: ossalato di Ca,
glicosidi, alcaloidi.
Sintomi per contatto: edema delle mucose della bocca e della gola, disfagia
Indossare i guanti ogni volta che ci si appresta a fare dei lavori su di essa
Gerbera jamesonii:
rimuove le particelle di benzene dall’aria
Tillandsia (conosciuta anche come pianta del vento)
Questa pianta ha la forte capacità di catturare gli idrocarburi aromatici dei gas di scarico, il radon, la formaldeide, il fumo di sigaretta. Attrezzare una parete con tillandsie aiuta a combattere la sindrome da edificio malato.
Studi recenti della NASA ipotizzano che, queste piantine, riescano anche
ad assorbire l’elettrosmog e, a tal proposito, vengano consigliate vicino
a monitor, cellulari e forni a microonde.
Dracaena marginata: molto utile in quanto rimuove 10 microgrammi/ora di xilene e toluene, 8 microgrammi di formaldeide, e altri inquinanti minori
Dracaena messangeana o “Tronchetto della felicità” : depura l’aria dalla formaldeide
Attenzione:
La Dracaena messangeana racchiude la sua pericolosità nelle
foglie, per sostanze resinose ivi presenti
Sanserveria: depura l’ambiente dalla formaldeide e combatte l’effetto delle radiazioni elettromagnetiche. Resiste bene anche negli spazi poco illuminati ed inserirla negli ambienti che si lavano di frequente come bagno o cucina è buona cosa
Crisantemo: rimuove le particelle di benzene dall’aria
Spatifillo: efficace contro toluene, benzene, xilene acetone, tricloroetilene e formaldeide. Rimuove dall’ambiente 19 microgrammi all’ora di acetone, 13 microgrammi di metanolo, 7 microgrammi di benzene, 5 microgrammi di ammoniaca e 3 microgrammi di formaldeide
Attenzione:
Come alcune altre piante, lo Spatifillo contiene ossalati di
calcio insolubili: causano un dolore urente (sensazione dolorosa
simile a quella provocata dal contatto con corpi arroventati)
delle mucose con infiammazione e possibile edema locale,
sintomi gastrointestinali per ingestione
Ficus benjamina: assorbe formaldeide 12 microgrammi/ora ed elimina gli inquinanti della combustione di tabacco la quale produce centinaia di sostanze tossico –nocive e di cui, mediamente, una settantina sono cancerogene
Attenzione:
Il Ficus benjamina, è una specie di pianta a tossicità locale.
Svolge, essenzialmente, un’azione irritante locale determinata
dal suo contenuto in ossalati di calcio, lattici, olii o altre
sostanze che provocano un dolore urente (sensazione dolorosa
simile a quella provocata dal contatto con corpi arroventati)
delle mucose con possibile eritema, formazione di vescicole
per contatto cutaneo, sintomi gastrointestinali per ingestione
Viene riferita in notevole aumento la sensibilizzazione al Ficus Benjamina, correlabile, verosimilmente, all'ampia diffusione che sta avendo questa pianta, il cui allergene sarebbe identificabile nella linfa, ma che si è rinvenuto, altresì, nella polvere raccolta sulla superficie delle foglie e sul pavimento della stanza in cui essa è collocata
Dracena warnecki: depura da inquinanti presenti in oli e solventi e riesce ad assorbire circa il 90% del benzene presente in una stanza
Falangio variegato: filtra benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene
Pothos: efficace nel rimuovere le particelle di formaldeide, fumo di sigaretta e particolato di smog
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Sitografia:
http://www.who.int/features/qa/indoor-air-pollution/fr/
http://www.coscienza-universale.com
anzianiincasa* 07 aprile 2017