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Abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli nella prescrizione di un farmaco

Abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli nella prescrizione di un farmaco

Allo scopo di migliorare la sicurezza dei pazienti, il ministero della Salute ha emanato la Raccomandazione n. 18, che fornisce indicazioni per prevenire gli errori in terapia conseguenti all’utilizzo di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli (non standardizzati) e promuovere l’adozione di un linguaggio comune tra medici, farmacisti e infermieri.

Nella Raccomandazione viene, infatti, proposta una standardizzazione delle definizioni, che facilita la comunicazione delle informazioni all’interno della struttura sanitaria e tra strutture sanitarie particolarmente nelle Transizioni di cura.

La Raccomandazione è rivolta agli operatori sanitari coinvolti nel processo di cura del paziente e nella gestione dei farmaci oltre che a Regioni e Province Autonome e alle Direzioni aziendali.

Indicazioni per l’uso di acronimi, abbreviazioni, sigle simboli

 

NON SCRIVERE

POTENZIALE PROBLEMA

SCRIVERE

abbreviazioni e formule
chimiche per indicare il
nome di un farmaco

errata interpretazione
dovuta ad esempio
all’uso di abbreviazioni simili
per indicare farmaci diversi

il nome del principio attivo
per esteso e completo

solo l’acronimo
per i protocolli di
chemioterapia

l’acronimo
non accompagnato da
spiegazione
genera errata interpretazione

tutti i nomi dei principi attivi
per esteso
con la relativa posologia
per i protocolli
di chemioterapia

U oppure u
se scritto a mano

U (significato unità)
può essere erroneamente
interpretato come
“0” (zero)
causando un sovradosaggio
di 10 volte
ad esempio, 4U può essere
interpretato come 40

unità per esteso

una dose che prevede
più di tre zeri
senza il punto separatore

ad esempio
100000 unità può essere
interpretato come
10.000 oppure 1.000.000
.

il punto per separare i tre zeri
oppure
usare parole come 1 milione
per favorire
la corretta interpretazione del
numero

 

i simboli
+
=


se scritti a mano

i simboli possono essere
interpretati come numeri
ad esempio
+ (con significato più, e)
può essere erroneamente
interpretato come 4

più, e
uguale
minore o uguale
maggiore o uguale

cc ossia centimetro cubo

cc
può essere confuso con
lo zero

ml (accettato mL)

μg ossia microgrammo
se scritto a mano

μg
può essere erroneamente
interpretato come
mg (milligrammo)
causando sovradosaggi

microgrammo per esteso

lo zero dopo la virgola
ad esempio
1,0 mg
per dosi espresse
da numeri interi

ad esempio
1,0 mg
può essere e interpretato come
10 mg

le dosi espresse
da numeri interi
senza virgola e zero

i decimali inferiori
ad un’unità
senza lo zero
prima della virgola
ad esempio
,5g

ad esempio
,5g può essere interpretato
come 5 g

lo zero prima della virgola
oppure
trasformare i decimali inferiori
ad una unità
ad esempio
0,5 g in 500mg

“Gli errori conseguenti all’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli possono interessare tutte le fasi di gestione del farmaco in ospedale e sul territorio.
Una brutta grafia, ad esempio, può rendere difficile la comprensione di una prescrizione e causare errori nella dispensazione e nella somministrazione di una terapia farmacologica.
La prescrizione, tuttavia, risulta essere particolarmente critica, soprattutto la prescrizione verbale (compresa quella telefonica), che sebbene sconsigliata, viene tuttora utilizzata in alcune situazioni di emergenza/urg”

 

sitografia:

www.salute.gov.it

anzianiincasa*7 gennaio 2019

 

 

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