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Come proteggere dal caldo un anziano in casa

Come proteggere dal caldo un anziano in casa

Il bel tempo e le temperature più elevate della stagione estiva oltre ad essere graditi consentono al nostro organismo di vivere in condizioni di minore stress rispetto ad altri periodi dell’anno.
Tuttavia, in condizioni particolari il clima estivo può diventare eccessivamente caldo e mettere in pericolo la salute. Il fenomeno noto con il nome di “ondata di calore” si verifica quando si registrano livelli di umidità elevata, e le alte temperature permangono durante le ore notturne e per un periodo superiore alle 48 ore.
Nel 2003 in Italia e in altri Paesi europei si sono verificate condizioni di caldo anomalo che hanno provocato, specie nelle grandi città, un aumento dei ricoveri in ospedale e dei decessi nella popolazione anziana. Secondo gli esperti nei prossimi anni in Europa le ondate di calore saranno sempre più frequenti.
Per combattere in modo efficace gli effetti delle ondate di calore è importante conoscere i provvedimenti da adottare per proteggere la salute delle persone a rischio, e in particolar modo delle persone anziane.
L’organismo di una persona sana è in grado di contrastare gli effetti del caldo abbassando la temperatura della pelle attraverso la produzione di sudore, una sostanza composta quasi esclusivamente da acqua e sali minerali. Con il caldo si possono perdere anche diversi litri di acqua al giorno ed è necessario recuperarli bevendo molti liquidi.

Nei soggetti a rischio la regolazione della temperatura cutanea attraverso la produzione di sudore può essere poco efficiente, oppure l’assunzione di acqua può essere inadeguata. Molte delle persone a rischio non avvertono o avvertono poco il senso di sete.
Queste persone, anche quando sudano molto, non bevono abbastanza e, di conseguenza, il loro organismo si disidrata. In questa condizione può accadere che il corpo raggiunga una temperatura troppo elevata, o che perda troppa acqua per poter mantenere integre le funzioni vitali.


Esistono segni o sintomi che ci possono mettere in allarme

  • La comparsa di crampi, eritemi (piccoli arrossamenti) e papule (piccoli rigonfiamenti solidi della pelle)
  • la riduzione di alcune attività quotidiane (come spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi)

sono i primi sintomi, non ancora gravi, di malessere della persona assistita.

La salute è decisamente in pericolo quando la persona:

  • manifesta confusione mentale, o si verifica l’aggravamento di
    una confusione mentale già presente
  • ha mal di testa
  • è preda di convulsioni
  • ha un sensibile aumento della temperatura della pelle

Questi segnali indicano uno stato di grave sofferenza della persona assistita, e pertanto, laddove possibile, appena compaiono i primi sintomi, non ancora gravi, si deve  soccorrerla tempestivamente. Infatti, quando ormai soffre dei disturbi elencati, il nostro intervento rischia di rivelarsi inefficace e sarà necessario chiamare i servizi di emergenza sanitaria.
È importante ricordare che, spesso, le persone con demenza non manifestano chiaramente i sintomi di malessere perché non riescono a comunicarlo o perché lo esprimono in altro modo, per esempio con l’agitazione oppure, al contrario, con la sonnolenza.


Cosa si può fare per prevenire i malesseri dovuti al caldo

Durante il periodo estivo si possono adottare varie precauzioni per affrontare nel miglior modo possibile eventuali ondate di calore. Questi accorgimenti riguardano l’ambiente in cui si vive, le abitudini di vita e la cura della persona. I rimedi per ogni specifica situazione vengono esposti nelle prossime risposte.


Cosa si può fare per migliorare l’ambiente in cui vive la persona a rischio

  •  In presenza di temperature elevate, lo stato di benessere delle persone è legato alla temperatura e all’umidità  dell’ambiente circostante. In generale, si può affermare che il clima è ben tollerato fino a una temperatura ambientale pari a 26°C, e un tasso di umidità pari all’80%.
  • Per misurare la temperatura delle varie stanze dell’abitazione si possono installare nelle camere termometri e misuratori di umidità (igrometri)

Tenere sotto controllo la temperatura in casa

Se nell’abitazione è presente un climatizzatore si consiglia di regolare la temperatura a valori compresi tra 24 e 26°C. Il ventilatore non deve essere acceso quando le temperature sono costantemente superiori a 32°C, poiché può favorire una pericolosa perdita di liquidi attraverso la sudorazione.
La casa deve essere areata durante le ore notturne, mentre durante il giorno bisogna evitare l’ingresso dei raggi solari chiudendo le imposte esterne e le tende.
In alcuni casi può essere opportuno cambiare la dislocazione dei mobili della casa per far soggiornare l’assistito nei luoghi più freschi dell’abitazione.

Temperatura (°C)

Umidità

26

88%

27

78%

28

59%

29

52%

30

45%

Limiti ambientali da non superare all’interno
delle abitazioni

(La tabella fornisce indicazioni utili riguardo la combinazione di
temperature e livelli di umidità oltre i quali possono verificarsi
disagi per la popolazione a rischio).

Buone abitudini e alimentazione regolata

Il movimento è sempre raccomandabile. Anche quando l’assistito non può uscire di casa in modo autonomo, frequentare altre persone e visitare luoghi ricchi di verde, è  una buona abitudine.
Per una persona a rischio, è opportuno evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (solitamente dalle 11 alle 18).

  • L’alimentazione, come sempre, deve essere varia. Durante il periodo estivo è bene evitare bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici), bevande ghiacciate, gassate e zuccherate. È inoltre opportuno preferire la frutta e la verdura e abolire cibi grassi e conditi.
  • D’estate si devono indossare abiti leggeri di cotone o lino. Sono inoltre da preferire i colori chiari, perché attirano meno i raggi solari.

  • Verificare sempre la disponibilità in casa di acqua, ghiaccio, frutta e verdura
  • Favorire con regolarità, e più volte al giorno, il movimento e l’attività fisica delle persone incapaci di muoversi autonomamente
  • In persone con disturbi della deglutizione è utile la somministrazione di acqua gelificata
  • Nel mese di maggio è opportuno verificare con il medico di famiglia le medicine assunte dall’assistito, e chiedere consiglio sul loro corretto uso in caso di temperatura elevata.

Come ridurre i rischi per la salute dell’assistito

In caso di caldo insopportabile, tutte le raccomandazioni sin qui riportate diventano obblighi assoluti da seguire.
Inoltre è necessario:

  • Aumentare il controllo della temperatura degli ambienti in cui soggiorna la persona assistita
  • Assicurarsi che la persona consumi una quantità di liquidi opportuna (non meno di 2 litri di acqua al giorno a meno di indicazioni diverse del medico di famiglia), e fare in modo che l’assistito beva acqua o spremute di frutta anche nel caso non li richieda esplicitamente
  • Sospendere qualsiasi tipo di attività fisica nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 18)
  • Fare spugnature o spruzzare con acqua fresca la persona assistita, in modo da mantenere un’adeguata temperatura corporea
  • Misurare regolarmente la temperatura corporea dell’assistito, perché se aumenta è necessario interpellare il medico
  • Stare attenti alla comparsa di sintomi come confusione mentale e agitazione, che possono indicare sofferenza dovuta alle elevate temperature
  • Quando possibile, portare la persona in luoghi climatizzati, per almeno 4 ore al giorno e comunque farla soggiornare nei luoghi meno caldi della casa.


 Come vanno conservate le medicine durante l’estate

  • Indipendentemente dalla stagione, è buona norma non esporre i prodotti farmaceutici ai raggi solari o a fonti di calore e conservarli sempre all’interno delle confezioni originali.
  • Alcune medicine vanno tenute in frigorifero (assolutamente mai nel freezer), ma questa indicazione si trova sempre specificata sulla confezione del farmaco.
  • Per ogni dubbio è bene rivolgersi al proprio medico o al farmacista di fiducia.


In caso di malore, chiamare subito il servizio di emergenza 118

Consigli utili:

  • Se si conosce una persona a rischio  per aiutarla è utile provare a parlare con lei, con i vicini o con i familiari ed eventualmente segnalare il suo nominativo ai servizi sociali e sanitari del quartiere dove abita.
  •  Se l’ assistito sta molto male per il caldo bisogna chiamare il servizio di emergenza (118)

In attesa che il personale medico intervenga si può:

  • misurare la temperatura corporea della persona assistita
  • se possibile, spostare la persona nella stanza meno calda, spruzzare o fare spugnature con acqua fresca, non fredda, sul corpo
  • far bere acqua o altri liquidi (come le spremute)

 

non si deve assolutamente:

  • somministrare farmaci per ridurre la temperatura, come per esempio aspirina e tachipirina.

 

Spugnatura/Bagno a letto

Farmaci/Come difendere pillole, fiale e altre soluzioni dalle alte temperature

sitografia:

www.salute.gov.it

Informazioni estrapolate dal documento messo a punto da un gruppo di lavoro nazionale per le emergenze climatiche – Supervisione e coordinamento Zadig srl – Progetto di comunicazione e realizzazione grafica

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