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Da Madre Natura un grande aiuto

Da Madre Natura un grande aiuto

 

Da dati statistici, la casa non è affatto un posto sicuro

e, ancora oggi, l’inquinamento indoor è un problema troppo sottovalutato, soprattutto se consideriamo che la popolazione mondiale trascorre la maggior parte del proprio tempo in ambienti chiusi che sono, a volte, più inquinati di quelli esterni.

“A livello globale, oltre il 50% dei decessi per polmonite nei bambini sotto i 5 anni sono legati all’inquinamento atmosferico all’interno delle abitazioni” come viene sottolineato dalla dott.ssa Bustreo Sous-Directeur generale dell’Oms per quanto riguarda la salute delle famiglie

Tra i 4,3 milioni di persone che muoiono ogni anno per l’inquinamento all’interno di abitazioni

  • il 34% muore di ictus
  • il 26%  di cardiopatia ischemica
  • il 22% da  malattia polmonare ostruttiva cronica
  • il 12% da polmonite
  • il 6% da cancro

Più della metà dei decessi di bambini sotto i cinque anni è causata da inalazione di particolato da combustibili solidi domestici (WHO, 2014)
Tra gli inquinanti pericolosi per la nostra salute (in quanto provocano varie patologie) presenti in case e uffici, troviamo

  • Formaldeide: viene impiegata spesso nelle vernici, nelle pareti divisorie degli uffici, nei disinfettanti e nei tessuti. E’ prodotta dal fumo di sigaretta, dal gas dei fornelli, dai sacchetti di plastica, dagli abiti di tintoria, da smalti e vernici, stoffe, tendaggi
  • Benzene: agente chimico cancerogeno molto utilizzato nel processo di sintesi di materie plastiche e coloranti, lo si trova anche nel fumo di sigaretta e nella benzina verde
  • Xylene e Toluene: li si trova nelle adesivi, negli schermi del computer,  tappezzeria, fotocopiatrici, fumo di tabacco
  • Cloro: nell’acqua potabile
  • Ammoniaca
  • Alcoli e Acetone: li si trova nella moquette, nei cosmetici

E numerosi altri effetti nocivi  si sprigionano, oltre che da smacchiatori, insetticidi, vernici, collanti, disinfettanti, ammoniache, formaldeide, da fornelli, camini, apparecchi elettrici ed elettronici, candele.
Le candele, che tutti noi amiamo, possono il più delle volte contenere formaldeide oppure contenere limonene per diffondere il gradevole  profumo di agrumi. Il limonene, pur essendo di per sé una sostanza innocua, può interagire a livello aereo soprattutto in presenza di umidità in quanto va a formare degli inquinanti secondari che possono formare, a loro volta, altri inquinanti tossico nocivi particolarmente gravi. Utilizzata nelle candele e diffondendosi nell’aria, il limonene non mantiene per lungo tempo la sua composizione originaria e, combinandosi con l’ozono, diventa formaldeide

Per rendere sicura la propria abitazione, è importante seguire delle regole basi che sono

  • Arieggiare l’ambiente più volte durante la giornata tenendo anche in considerazione la presenza del radon, un gas diffusamente presente  in tutto il territorio nazionale. Il radon  filtra dalla profondità del terreno e raggiunge le nostre abitazioni laddove non ci sono fondamenta o sistemi di impermeabilizzazione tali da impedirne la penetrazione. Buona cosa è far fare a tecnici specializzati una valutazione. Arieggiando l’ambiente il più possibile si può risolve, in parte, il problema. In alcune regioni come Lombardia e Lazio, il radon è maggiormente presente 
  • Utilizzare, per le pulizie della casa oli essenziali,  bicarbonato o aceto. Benché questi ultimi abbiano una composizione chimica conosciuta e non producono inquinanti secondari, è sempre meglio aprire le finestre per bene arieggiare, ogni qualvolta li si utilizzano. Si pensa sempre, dopo aver pulito la casa,  che il profumo sia un indicatore di salute. Lo è solo se si  utilizzano gli oli essenziali
  • Tenere gli impianti di condizionamento puliti
  • Acquistare, possibilmente, prodotti certificati, il che  evita il portare, all’interno della casa,  sostanze nocive. I  metalli pesanti entrano anche attraverso i vari tessuti come l’abbigliamento personale, le tende e così via.

La NASA (National Aeronautics and Space Administration), dopo aver constatato l’influenza dell’inquinamento indoor sull’uomo, ha attuato delle ricerche e lo studio ha portato all’individuazione di oltre 50 specie vegetali con caratteristiche disinquinanti.  Oltre agli studi in laboratorio, dove sono stati misurati i livelli esatti di eliminazione di formaldeide, benzene o monossido di carbonio di ogni pianta, sono stati condotti studi “in loco”.  Un esempio è quello eseguito su tre piani di uffici dove è stato valutato il comportamento dei lavoratori in base alla presenza o assenza di alcune di queste piante.
Sono stati presi in esame tre piani di uffici nello stesso palazzo. Al primo piano non c’erano piante, al secondo piano sono state inserite alcune piante ma in un numero limitato, al terzo piano invece ce n’erano tante quante risultavano necessarie per migliorare l’ambiente.
Dopo un periodo di osservazione sui lavoratori si è visto che quelli del primo piano continuavano a manifestare malcontento e vi erano frequenti   assenze sul  lavoro mentre  al terzo piano, oltre a non esserci più assenteismo tra i soggetti c’ era una migliore resa nel lavoro. Indice che in un ambiente sano non solo si sta meglio ma si lavora meglio.
Sì è anche notato  che è inutile colmare gli ambienti con un gran numero di piante poiché è stato calcolato che una piantina di medie dimensioni agisce con un raggio di circa 2 metri.

Scarica l’opuscolo “L’aria della nostra casa, come migliorarla?”

Alcune  piante da appartamento con maggiori caratteristiche disinquinanti sono:

 

 

Chamaedorea seifritzii o palma di bamboo: depura l’aria da formaldeide, benzene e tricloroetilene. E’  ideale per umidificare l’aria secca in inverno
 

 

 

Anthurium andraeanum: in grado di depurare gli ambienti dall’ammoniaca filtrandone  10 microgrammi ogni ora. Filtra l’aria anche da xilene e  toluene
 

Attenzione:

Come alcune altre piante, l'Anthurium contiene ossalati di calcio insolubili:  
causano un dolore urente (sensazione dolorosa simile a quella provocata 
dal contatto con corpi arroventati) delle mucose con infiammazione 
e possibile edema locale, sintomi gastrointestinali per ingestione

 

 

 

 

Hedera-helix: combatte la formaldeide e gli inquinanti trasmessi dagli animali domestici

Attenzione:

L'Hedera-helix contiene oli, lattici e altre sostanze irritanti che causano 
dolore locale, eritema, formazione di vescicole: per contatto cutaneo. 
Per ingestione: sintomi gastrointestinali, nausea e vomito fino 
alla depressione cardiorespiratoria 

 

 

 

 

 

 Hedera variegata:  può assorbire fino a 12 microgrammi/ora di formaldeide

 

 

 

Dieffenbachia: Assorbe l’inquinamento da xylene e toluene.

Attenzione:

Parte nociva: foglie e linfa. Sostanza tossica: ossalato di Ca, 
glicosidi, alcaloidi. 
Sintomi per contatto: edema delle mucose della bocca e della gola, disfagia 

 Indossare i guanti ogni volta che ci si appresta a fare dei lavori su di essa

 

 

 

Gerbera jamesonii:  

rimuove le particelle di benzene dall’aria
 

 

 

 

Tillandsia (conosciuta anche come pianta del vento)

Questa pianta ha la forte capacità di catturare gli idrocarburi aromatici dei gas di scarico, il radon, la formaldeide, il fumo di sigaretta.  Attrezzare una parete con tillandsie aiuta a combattere la sindrome da edificio malato.

Studi recenti della NASA ipotizzano che, queste piantine, riescano anche 
ad assorbire l’elettrosmog e, a tal proposito, vengano consigliate vicino 
a monitor, cellulari e forni a microonde.

 

  

Dracaena marginata:  molto utile in quanto rimuove 10 microgrammi/ora di xilene e toluene, 8 microgrammi di formaldeide, e altri inquinanti minori
 

 

 

 

Dracaena  messangeana  o  “Tronchetto della felicità” : depura l’aria dalla formaldeide

Attenzione:

La Dracaena messangeana racchiude la sua pericolosità nelle 
foglie, per sostanze resinose ivi presenti

 

 

  

Sanserveria: depura l’ambiente dalla formaldeide e combatte l’effetto delle radiazioni elettromagnetiche. Resiste bene anche negli spazi poco illuminati ed  inserirla negli ambienti che si lavano di frequente come bagno o cucina è buona cosa

 

 

 

Crisantemo:  rimuove le particelle di benzene dall’aria
 

 

 

 Spatifillo:  efficace contro toluene, benzene,  xilene acetone, tricloroetilene e  formaldeide. Rimuove dall’ambiente 19 microgrammi all’ora di acetone, 13 microgrammi di metanolo, 7 microgrammi di benzene, 5 microgrammi di ammoniaca e 3 microgrammi di formaldeide

Attenzione:

Come alcune altre piante, lo Spatifillo contiene ossalati di 
calcio insolubili: causano un dolore urente (sensazione dolorosa 
simile a quella provocata dal contatto con corpi arroventati) 
delle mucose con infiammazione e possibile edema locale, 
sintomi gastrointestinali per ingestione

 

 

  Ficus benjamina:  assorbe formaldeide 12 microgrammi/ora ed elimina gli inquinanti della combustione di tabacco la quale produce  centinaia di sostanze  tossico –nocive e di cui, mediamente, una settantina sono cancerogene

Attenzione:

Il Ficus benjamina, è una specie di pianta a tossicità locale. 
Svolge, essenzialmente, un’azione irritante locale determinata 
dal suo contenuto in ossalati di calcio, lattici, olii o altre 
sostanze che provocano un dolore urente (sensazione dolorosa 
simile a quella provocata dal contatto con corpi arroventati) 
delle mucose con possibile eritema, formazione di vescicole 
per contatto cutaneo, sintomi gastrointestinali per ingestione
Viene riferita in notevole aumento la sensibilizzazione al Ficus Benjamina, correlabile, 
verosimilmente, all'ampia diffusione che sta avendo questa pianta, il cui allergene 
sarebbe identificabile nella linfa, ma che si è rinvenuto, altresì, nella polvere raccolta 
sulla superficie delle foglie e sul pavimento della stanza in cui essa è collocata 

 

 

Dracena warnecki: depura da inquinanti presenti in oli e solventi e riesce ad assorbire circa il 90% del benzene presente in una stanza

 

 

Falangio variegato: filtra benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene
 

 

 

 

 

Pothos: efficace nel rimuovere le particelle di formaldeide, fumo di sigaretta e particolato di smog
   

 

 

 

 

 

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Piante “Amiche” in camera da letto   

Inquinamento indoor

 

Sitografia:

http://www.who.int/features/qa/indoor-air-pollution/fr/

http://www.tuttogreen.it/

www.green.it

www.salute.gov.it

http://www.coscienza-universale.com

http://www.jedanews.it

anzianiincasa*  07 aprile 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

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